L’importanza del Feedback
“Il fiume modella le sponde e le sponde guidano il fiume.” Gregory Bateson
Quale tra queste due domande è basilare per avere un buon feedback riguardo a un’esperienza vissuta?:
“Che cosa ho fatto, che non avrei dovuto fare?”
Va bene chiederselo dopo aver concluso un’azione che non ha dato i risultati sperati, ma forse non è la domanda migliore, perché pone l’attenzione su cosa sarebbe stato meglio non fare. È utile al cervello, perché quando in futuro si troverà in una situazione simile, se ne ricorderà, ma non è sufficiente essere consapevoli di cosa è bene evitare.
“Che cosa non ho fatto, che invece avrei potuto fare?”
Questa domanda, invece, è basilare per avere un buon feedback dall’esperienza vissuta. Permette di trasformare l’accaduto, anche in caso di insuccesso, in un’opportunità per apprendere. Sapere cosa fare è prioritario, perché con questa risposta nel cervello entrerà l’informazione che gli sarà nuovamente utile al momento opportuno.
A volte è più facile concentrarsi sull’errore anziché sulla ricerca della soluzione, e questo spiega il perché capita di ripetere spesso lo stesso errore, rimanendo fermi nello stesso punto, senza riuscire a sbloccare la situazione.
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